Schede delle principali forre nel nostro territorio scese dal gruppo Lucca Canyoning Team.
- Rio Maggiore
- Rio Selvano
- Torrente Ania
- Solco dell’Inferno
- Canale del Fogliaio
- Canal Pianone Superiore
- Rio Buti
1. RIO MAGGIORE
Parte a monte del Rio Selvano: se si vogliono concatenare è consigliato uscire dal Rio Maggiore fino al parcheggio a valle per poi entrare, in pochi minuti, nel Rio Selvano seguendo l’avvicinamento dello stesso.
- Calata massima: 35 m
- Numero calate: 6
- Avvicinamento: 5 min / 25 min
- Rientro: 10 min
- Durata: 2h30
- Periodo consigliato: primavera/autunno
Accesso a valle: dalla strada di fondovalle (SP20) si prende la valle di Fabbriche di Vallico e si seguono le indicazioni per Vallico di Sotto (bivio a destra subito dopo il benzinaio). La strada sale ripida e tortuosa fino al paesino. Appena entrati nell’abitato una stradina scende ripida sulla destra e dopo pochi metri, sulla sinistra si curva in un comodo parcheggio che si trova proprio sotto il paese (medesimo parcheggio dell’accesso a monte del rio Selvano).
Accesso a monte: ritornando sulla strada lasciata poco prima per entrare a Vallico di Sotto, si prosegue sulla stessa risalendo per Vallico di Sopra e, poco prima di arrivare in paese si parcheggia l’auto in uno spiazzo a destra subito prima di un ampio tornante che costeggia un antico mulino. Il torrente che costeggia il mulino e che passa sotto la strada è il rio Maggiore.
Avvicinamento: dal parcheggio a monte si prosegue per pochi metri lungo la strada e al termine dell’ampia curva si piega verso valle nei prati, puntando il bosco poco più in basso a destra, fino ad entrare nel torrente che avevamo lasciato pochi metri più in alto sulla strada. È possibile giungere al parcheggio a monte anche a piedi direttamente dal parcheggio a valle. Dal parcheggio a valle si sale la scalinata che entra in paese e lo si attraversa tutto fino a imboccare una strada sterrata che sale a sinistra nel bosco. La strada costeggia il torrente in riva destra orografica e arriva ad un agriturismo. Da qui si sale brevemente lungo il torrente fino ad arrivare alla prima calata sulla briglia (circa 25 min).
Rientro: dalla sequenza finale di calate si scendono ancora pochi metri nel greto per poi imboccare una traccia in riva dx che diventa sempre più ampia prima in piano poi in salita che brevemente porta alle prime case del paese di Vallico di Sotto. Da qui si scende fino a tornare al parcheggio.
2. RIO SELVANO
- Calata massima: 13 m
- Numero calate: 14
- Avvicinamento: 30 min / 5 min
- Rientro: 5 min
- Durata: 2h30
- Periodo consigliato: tutto l’anno
Accesso a valle: Si percorre la SP20 sulla sponda destra del Serchio seguendo le indicazioni in direzione Fabbriche di Vallico. Si supera un lago artificiale, si prosegue ancora risalendo la valle e subito dopo un ponte che passa dalla riva sinistra alla riva destra del Turrite si trova uno slargo, dove è presente un pannello illustrativo dei canyon della zona.
Accesso a monte: Si prosegue fino al bivio, sulla destra, per Vallico di Sotto. La strada sale ripida e tortuosa fino al paesino. Appena entrati nell’abitato una stradina scende ripida sulla destra fino ad un comodo parcheggio che si trova proprio sotto il paese. E’ possibile fare senza navetta con 30 minuti di avvicinamento, prendendo il sentiero che parte dal parcheggio a valle.
Avvicinamento: Si scende lungo la strada asfaltata fino al ponte sul rio. Poco prima un sentiero ben marcato porta ad un ponticello in pietra, da dove si entra nel torrente.
Rientro: Dal ponte in pietra che segna la fine del percorso si segue la mulattiera in riva sinistra e si torna al parcheggio a valle.
3. TORRENTE ANIA
- Calata massima: 15 m
- Numero calate: 6
- Avvicinamento: 30 min
- Rientro: 15 min
- Durata: 1h30 / 2h30
- Periodo consigliato: da ottobre a giugno
- Armi: Progetto Pro Canyon
- Presenza di diga a monte
Accesso a valle: Si percorre la provinciale che risale la valle Serchio in riva sinistra, poco prima di Fornaci di Barga un bivio sulla destra sale verso Filecchio. Si sale per 1,8 km fino ad incontrare un bar-negozio. Sulla destra troviamo tre stradine, si prende quella più a destra e si prosegue per circa 700 metri ignorando le altre deviazioni. Giunti di fronte ad un casolare sulla destra parte una sterrata, la si segue per circa 300 metri fino ad un evidente tornante sulla destra, nel bosco, con un piccolo spiazzo in cui parcheggiare.
Avvicinamento: Dal parcheggio si sale nel bosco, dopo pochi minuti si incontra un segno bianco su un albero e poco dopo si raggiunge un sentiero che costeggia una recinzione. Si scende leggermente fino ad incontrare una sterrata. Si prosegue verso est fra saliscendi, la strada si trasforma in sentiero e comincia a seguire un grosso tubo nero dell’acquedotto. Si oltrepassa il torrente su una passerella (sempre seguendo il tubo) e giunti in riva sinistra si continua fino a quando il sentiero si allarga ed è possibile scendere facilmente al greto del torrente.
Rientro: Dopo la briglia si cammina per centocinquanta metri e si incontra un ponte dell’acquedotto, si può uscire in riva sinistra e tagliare un’ansa di fiume. Giunti ad un secondo ponte dell’acquedotto si riattraversa per uscire in riva destra. Dopo duecento metri si ritrova la sterrata, la si risale per 5 minuti e si raggiunge l’auto.
4. SOLCO DELL’INFERNO
- Calata massima: 15 m
- Numero calate: 8
- Avvicinamento: 15 min
- Rientro: 1 min
- Durata: 30 min
- Periodo consigliato: primavera
Accesso a valle: Si percorre la SS12 in direzione Abetone, si sorpassa la località Scesta e il bivio a sinistra per Vico Pancellorum. Parcheggiare in uno dei pochi slarghi a meno di 1 km da questo ultimo bivio.
Acceso a monte: Tornare al bivio e prendere per Vico Pancellorum. Arrivati al paese parcheggiare sul piazzale della chiesa romanica.
Avvicinamento: Rivolti verso la facciata della chiesa, prendere la stradina che sale sulla sinistra e subito voltare a destra in leggera discesa, costeggiando l’edificio. Dopo circa 20 metri, terminato il basso muretto sulla sinistra, imboccare la partenza del sentiero. La traccia resta sempre piuttosto evidente: prima larga ed in leggera discesa poi più stretta e ripida fino al greto.
Rientro: Si arriva in vista del ponte dove passa la SS12. Si può arrivare alla strada con un piccolo sentiero in riva destra, senza passare sotto il ponte. In alternativa si continua nel torrente passando sotto la strada con ulteriori due piccole calate fino al fiume Lima. Da qui, in riva destra, si risale alla strada.
5. CANALE DEL FOGLIAIO
- Calata massima: 20 m (30 m)
- Numero calate: circa 15
- Avvicinamento: 10 min / 1 h
- Rientro: 10 min
- Durata: 3h
- Periodo consigliato: da aprile a giugno
- Presenza di diga all’uscita, è a monte dell’alveo del torrente Turrite di Gallicano
Accesso a valle: Da Gallicano si prende la strada provinciale 39 che va verso Vergemoli e si lascia l’auto vicino la fermata dell’autobus alle coordinate: 44.051092, 10.400006
Accesso a monte: Si prosegue sulla strada verso Vergemoli fino al punto: 44.052083, 10.386571. Qui c’è un piccolo spazio dove poter lasciare l’auto. Poco più avanti c’è un pannello di legno con freccia rossa e da lì parte il sentiero che scende in pochi minuti verso il greto del torrente.
Avvicinamento: Dall’auto, seguire il sentiero che scende in pochi minuti verso il greto del torrente. Se non si vuole fare navetta, si può seguire un sentiero che in un’ora porta al torrente: a 50 metri dal ponte stradale inizia un sentiero segnato in rosso, al bivio svoltare a dx per il sentiero in discesa fino a raggiungere il torrente. Se il flusso è troppo alto, è possibile bypassare la grotta. In questo caso serve una corda da 60 metri.
Rientro: Si raccomanda di non uscire agli impianti idraulici scavalcando le recinzioni ma di restare nell’alveo del torrente Turrite di Gallicano fino a raggiungere il vecchio ponte in pietra. Uscita in riva sinistra che in 10 minuti ci riporta al parcheggio basso.
6. CANAL PIANONE SUPERIORE
- Calata massima: 55 m
- Numero calate: 21
- Avvicinamento: 1h
- Rientro: 20 min
- Durata: 3h
- Periodo consigliato: tutto l’anno, senza scorrimento eccetto precipitazioni
Accesso a valle: Seguire le indicazioni per il paese di Resceto dove si lascierà l’auto.
Avvicinamento: A Resceto prendere il sentiero 35 fino al bivio della Via Vandelli e poi il sentiero 166 fino al bivio con il 163 (sentiero per escursionisti esperti), si percorre il 163 per un centinaio
di metri e poi ci si trova nel canale e l’attacco per la prima calata è subito lì. L’ingresso alto è appena dopo l’ingresso di una grotta ben segnalata con cartello.
Rientro: al ponticello si riprende la Via Vandelli in discesa.
7. RIO BUTI
- Calata massima: 15 m
- Numero calate: 10
- Avvicinamento: 20 min
- Rientro: 10 min
- Durata: 2h
- Periodo consigliato: marzo – maggio, ottobre – novembre
Accesso a valle: Dall’uscita di Prato Ovest procedere in direzione Vernio-Vaiano. Una volta entrati in Val Bisenzio (Via Bologna) proseguire oltre la prima galleria e dopo circa mezzo chilometro, in prossimità del bar La Foresta, svoltare a destra. Attraversare il fiume e dopo il sottopasso mantenersi sulla destra proseguendo lungo la stradina di fondovalle fino a che questa non termina in prossimità di un bivio: a destra delle case, a sinistra l’inizio della pista ciclabile.
Accesso a monte: Tornare indietro verso il sottopasso e al termine della strada svoltare a destra sulla Via di Faltugnano, proseguire per circa 2Km fino a un bivio, quindi svoltare a destra e proseguire per altri 2Km. La strada termina con un tratto sterrato e un piccolo spiazzo.
Avvicinamento: dallo spiazzo parte il sentiero con indicazioni CAI. Al primo bivio presente sul sentiero, tenere la traccia sulla destra fino ad arrivare al greto.
Rientro: dall’ultima pozza si prosegue e si prende il sentiero che si stacca in riva destra, questo porta in breve tempo alla pista ciclabile.
AVVERTENZE:
- Si ricorda che la frequentazione della forra e delle falesie di roccia sono attività che presentano dei rischi. La Scuola del CAI adotta tutte le misure precauzionali affinché nei vari ambiti si operi con ragionevole sicurezza. Con l’adesione alle attività il partecipante è consapevole che nello svolgimento un rischio residuo è sempre presente e non è mai annullabile completamente.
- Si specifica che in tutte le attività del CAI di Lucca c’è assenza di scopo di lucro. Gli istruttori del CAI sono volontari al servizio del sodalizio.