Diffondiamo con le newsletter la
Relazione del Presidente Giulio Godi, che peraltro é stato
riconfermato alla guida della Sezione del CAI di Lucca per il
prossimo triennio, nella prima riunione del nuovo Direttivo, eletto
nel corso dell’Assemblea annuale del 12 giugno 2021.
Giulio Godi, nella sua esposizione
in assemblea, ha ripercorso le fasi salienti dei lavori del Direttivo
in scadenza ed i provvedimenti adottati nel corso del triennio,
partendo dagli impegni che si prospettavano ad inizio mandato nel
2018.
Ci preme sottolineare da cronisti
attenti ed interessati, che nel corso della sua esposizione in
Assemblea, ci sono apparse particolarmente rilevanti e apprezzate dai
presenti le considerazioni (non riportate nella sua relazione)
espresse da Giulio riguardo al “volontariato”, svolto con
entusiasmo e dedizione dai Soci CAI, a beneficio certamente di tutti
i consoci, ma in particolare, a beneficio della cittadinanza tutta:
frequentatori e abitanti della montagna, ma anche gli altri.
Frequentazione e benefici che, nell’immaginario collettivo di questi “volontari”, dovrebbero indurre nei fruitori lo svilupparsi di importanti sentimenti e valori, riguardo al rispetto e alla tutela dell’ambiente, alla solidarietà nei confronti di chi ha delle difficoltà, all’educazione dei giovani, al miglioramento della qualità dei rapporti sociali, ecc, ecc. Tutte aspirazioni che da sempre
costituiscono il prezioso patrimonio ideale del Club Alpino Italiano:
ora messe anche nero su bianco nel nostro nuovo Statuto Sezionale, ad
omaggiar la legge.
Giulio ha elogiato questo volontariato attivo, ma lo pratica anche.
Per questo gli siamo grati!
Il Direttivo
Relazione del presidente della
Sezione di Lucca del Club alpino Italiano, presentata all’assemblea
generale dei soci del 12 06 2021.
Care socie e cari soci,
costatata con rammarico la scarsa affluenza all’assemblea annuale del 12 giugno scorso, sento il dovere e la necessità di scrivere quanto ho cercato di esporre compiutamente “a braccio” nel corso della stessa.
Sicuramente ciò è stato determinato, almeno in parte, anche dal difficile periodo attraversato a causa dell’emergenza pandemica, che ancor oggi ci condiziona un po’.
Confido, pertanto, con questa iniziativa, di raggiungere, se non tutti, almeno una buona parte di coloro che non erano presenti e che ricevono le nostre newsletter.
L’assemblea annuale è, a mio avviso, uno dei momenti più significativi della vita sociale del Club Alpino Italiano, momento d’incontro dove il direttivo in carica si relaziona con i soci, comunica quanto fatto per la sezione e ne chiede l’approvazione.
E sono i soci riuniti in assemblea, che eleggono il nuovo direttivo che guiderà la sezione nel prossimo triennio!
Questi passaggi fondamentali, in una sezione con oltre 700 iscritti, non possono essere demandati ai soli 35 soci presenti.
Soci che ringrazio calorosamente per avermi ascoltato, ai quali ho esposto i momenti più importanti del triennio appena concluso, esprimendo, credo, la soddisfazione e il piacere di essersi adoperati per la sezione, al meglio delle proprie possibilità.
Per quanto mi riesca facile riportare
in una relazione scritta quanto realizzato nei tre anni trascorsi,
non so quanto altrettanto mi sia facile comunicarvi l’entusiasmo e il
piacere con cui tutto il direttivo uscente, si è impegnato per
mettere in pratica tutte le azioni necessarie per il raggiungimento
degli scopi sociali.
Nel corso del 2018 è stato elaborato il piano finanziario per la ristrutturazione ed ampliamento del rifugio Enrico Rossi alla Pania. Grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Sede Centrale e dal Gruppo Regionale del Club Alpino Italiano, dall’ente Parco Regionale delle Alpi Apuane ed in particolare grazie alle risorse accantonate dalla sezione negli anni passati, nel 2019 abbiamo dato inizio ai lavori. Nel corso del 2020 siamo riusciti a chiudere la nuova struttura, che sarà inaugurata durante questa stagione estiva.
Sempre nel triennio trascorso è stato rinnovato il sito sezionale e migliorato il sistema d’invio delle newsletter, grazie al lavoro di due consiglieri e di altri soci che hanno collaborato.
La nuova sede in via Bichi, avuta in comodato come alternativa alla sede di via Grandi, sembrava aver risolto i problemi di spazio legati alle nostre numerose attività.
Purtroppo, come sapete, alla fine dell’anno ci è stato chiesto di
liberare l’immobile. Al momento non abbiamo dato seguito alla
richiesta dell’ente, non essendoci stato proposto niente come
alternativa.
Il nuovo consiglio dovrà impegnarsi a trovare una sede che ci consenta di riprendere tutte quelle attività che abbiamo fatto in via Bichi fino all’inizio della pandemia, lezioni teoriche dei vari corsi organizzati dalla nostra Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera, serate per la presentazione di libri e proiezione di film, incontri tra soci per la programmazione di gite e per organizzare le uscite di manutenzione sentieri.
Il consiglio uscente, nel periodo più buio della pandemia, ha continuato a riunirsi in video almeno una volta al mese, portando a termine l’iscrizione della nostra sezione al Registro Unico degli Enti del Terzo Settore (RUNTS). Per questo importante passo, è stato necessario modificare lo statuto sezionale, adeguandolo agli articoli previsti dalla legge. Ringrazio personalmente il consigliere Lorenzo Martinelli per il grande impegno con cui si è adoperato per questo obiettivo, raggiunto con la presentazione del nuovo statuto nell’assemblea di ottobre 2020, tenuta necessariamente in presenza del Notaio.
Nel 2020 la nostra attività sociale si è fermata. Sono state annullate quasi tutte le gite, tutti i corsi messi in calendario, gli incontri e le mostre. Ma tanti soci hanno ugualmente rinnovato l’iscrizione, ed il numero degli iscritti, pur in leggera flessione, ha superato i 700.
Ma sempre nel 2020, non appena le norme anti-covid hanno permesso spostamenti via, via, più ampi, abbiamo assistito ad una incredibile invasione delle nostre montagne, anche da parte di tanti che finora non le avevano mai frequentate.
Le proiezioni delle iscrizioni ad oggi, disponibili per ogni sezione sul portale CAI, ci fanno prevedere per il 2021, una crescita significativa del numero degli iscritti.
Il nuovo consiglio farà tutto il possibile affinché il Club Alpino Italiano sia sempre più l’associazione di riferimento per chi vuole conoscere, frequentare ed amare la montagna in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.
Giulio Godi